Terra di pastai e pasticceri la Sicilia...

Renato Guttusu, La vucceria di Palermo




 

Terra di pastai e pasticceri la Sicilia. Perché qui l’alimentazione si connette per mille tramiti al gioco e alla festa, il rito del mangiare si articola secondo dimensioni che non si esita a chiamare teatrali….  Si potesse, ma è purtroppo soltanto una scherzosa ipotesi trimalcionesca- comporre per un unico pasto di ciclope un menù che comprendesse tutte nessuna esclusa, le sublimità della cucina isolana…Si potesse, senza morirne, gustare uno dopo l’altro, dagli stuzzichini alla frutta, i piatti e intingoli ecellenti d’ogni nostra contrada,   cominciare dai maccheroni con le sarde a finire con i dolci detti” minni di virgini"   ( seni di vergine). Intercalando fa gli uni e gli altri cento diverse portate di paradiso, come il “cuscusu” trapanese, il pesce spada messinese  “alla ghiotta”, la costata di maiale chiara montana..  Innaffiando il tutto con generose bottiglie di moscato di Pantelleria, di Corvo di Salaparuta….si potesse senza morirne!

 Gesualdo Bufalino  op. cit. (cont.)

 





Commenti

Post popolari in questo blog

Gli Angioletti di San Pier Niceto