Tante Sicilie..perché ?
Tante Sicilie , perché?
Perché la Sicilia ha avuto la sorte di trovarsi a far da cerniera nei secoli fra la grande cultura occidentale e le tentazioni del deserto e del sole, tra la ragione e la magia, le temperie del sentimento e le canicole della passione. Soffre, la Sicilia di un eccesso di identità, non so se sia un bene o sia un male. Certo per chi è nato dura poco l’allegria di sentirsi seduto sull’ombelico del mondo, subentra presto la sofferenza di non sapere districare fra mille curve ed intrecci di sangue il filo del proprio destino.
Capire la Sicilia significa dunque per un siciliano capire se stesso, assolversi o condannarsi. Ma significa, insieme, definire il dissidio fondamentale che ci travaglia, oscillazione fra claustrofobia, fra odio e amore di clausura, secondo che ci tenti l’espatrio o ci lusinghi l’intimità di una tana, la seduzione di vivere la vita con un vizio solitario.
L’insularità, voglio dire, non è una segregazione solo geografica, ma se ne porta dietro altre; della provincia, della famiglia, della stanza, del proprio cuore.
Da qui il nostro orgoglio, la diffidenza, il pudore; e il senso di essere diversi.
Gesualdo Bufalino, op.cit.
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